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MATER NATURAE, CAGLIARI

In corso

Cagliari è una città che nasce, cresce e si sviluppa in armonia e simbiosi con gli elementi naturali che la circondano e che le appartengono. Fa parte di un complesso ricco di ecosistemi che si interfacciano, dialogano e completano il costruito. La città si apre come una finestra tra il mare e l’agro, in un miracoloso alternarsi di terra e acqua che genera prospettive e paesaggi dai colori talvolta fantastici.
La città risulta incastonata in un alternarsi di bianche colline di nudo calcare, verdeggianti pini e limpidi specchi d’acqua. Le sue strade si snodano tra le zone umide, verdi colli, colorate saline e bianche spiaggie marine.
Questa forte impronta paesistica influenza ed ispira tutto il progetto imponendo un dialogo sempre più forte tra architettura e paesaggio. Da qui l'esigenza di un’architettura che non può restare chiusa in se stessa, ma un'architettura in grado di integrarsi con l'ambiente circostante, che si lasci plasmare dalla forza dominante del vento in un alternarsi di curve ed angoli retti, forme plastiche e forme rigide alla ricerca dell’equilibrio compositivo.
È proprio a ridosso di questo complesso sistema che l’intervento trova la sua esistenza, immerso in un contesto cittadino a stretto contatto con le valenze naturalistiche sopracitate da cui non può prescindere, rinnegando le forme costruite circostanti figlie di un tempo ormai superato.
Gli elementi naturali attraversano trasversalmente tutto il progetto, dall’estetica alla scelta dei materiali, dalle tessiture alle tecnologie costruttive. L’edificio è in questo senso lo specchio della forma e della sostanza di quello che è il paesaggio circostante, per tale motivo anche la scelta delle finiture è finalizzata a sfumare il più possibile la percezione del confine tra architettura e natura. Quattro sono i materiali principali che connotano l’intervento e che imprimono l’appartenenza del progetto al luogo: la Pietra Calcarea Bianca, il Legno, l’Intonaco ed il Vetro.
La pietra calcarea, tipica del costruito di Cagliari e dei colli di Tuvixeddu e San Bartolomeo, denominata Pietra Forte Cagliaritana, ricoprirà l’involucro dell’edificio a sottolineare l’appartenenza del progetto alla città.
Il legno, scelto principalmente per ricoprire le vele sul prospetto principale, è un chiaro rimando all’elemento naturale della corteccia degli alberi, rifacendosi ai grandi pini che ricoprono il vicino colle di Monte Urpinu.
L’intonaco a grana grossa con una tessitura color sabbia, riporta alla vicina spiaggia cittadina del Poetto, ed andrà ad avvolgere gli steli cilindrici che nascondono al loro interno i sistemi di collegamento verticali, fulcro e perno dell’intero progetto.
Infine il Vetro che con la sua trasparenza riprende i cristallini specchi d’acqua e che sfumato con tinte verdeggianti richiama alla mente le cangianti tonalità delle vicine saline.
Il fil rouge che ha segnato tutto l’iter progettuale, la Natura, ha infine dettato anche la scelta delle soluzioni tecnologiche. Le componenti tecnologiche innovative si integrano nella visione sostenibile del progetto. Gli ambienti privati e quelli condivisi saranno serviti dai più moderni sistemi impiantistici che garantiranno all’opera di essere classificato come edificio nZEB (Near Zero Energy Building).

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Elaborati mater naturae
Schizzi mater naturae
Posizione mater naturae
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